Bit 2012: viaggiatori a caccia di benessere e turismo sostenibile. Ma si respira aria di crisi

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Bit 2012: viaggiatori a caccia di benessere e turismo sostenibile. Ma si respira aria di crisi

Quali mete sceglieranno i turisti quest’anno? E’ la domanda che ha aleggiato per quattro giorni sugli stand della Bit di Milano, che ha chiuso i battenti svelando alcuni trend tutto sommato già previsti alla vigilia. A quanto pare, prevale tra i nuovi viaggiatori la voglia di relax e di benessere, meglio se unita alla sostenibilità.

Vanno fortissimo le strutture che permettono di unire la voglia di esplorare nuovi percorsi: non soltanto itinerari alternativi, sentieri non ancora del tutto battuti, ma soprattutto strade emozionali differenti. E tra le esperienze che incarnano al meglio le esigenze della domanda ci sono quelle delle spa, strutture ricettive che offrono non soltanto il comfort tipico degli hotel più lussuosi ma un’esperienza a 360 gradi che coccola corpo e mente, che permette di fuggire dalla routine e dallo stress, permette di soddisfare a pieno la voglia istintiva di viaggiare e, allo stesso tempo, quella di lasciarsi alle spalle la vita quotidiana e i suoi rituali per prendersi semplicemente cura di sé, del proprio Io, abbandonandosi al semplice relax.

Pare quindi che siano andate a ruba le brochure delle strutture del benessere, nel corso di una Borsa Internazionale del Turismo leggermente sottotono. E’ stata la Bit dei budget limitati, alla quale anche chi si è presentato in grande stile ha dovuto prima far bene i conti e, possibilmente, risparmiare. E’ il segno della crisi e dei tempi che impongono sobrietà e chiedono prudenza, ma ha vinto comunque il Turismo, il settore sul quale tutti vogliono scommettere per rilanciare la propria essenza. Scommettono le province italiane, le regioni, così come scommettono i Paesi di tutto il mondo, compresa la Grecia e le sue meravigliose isole, i cui stand hanno attirato i viaggiatori e hanno permesso di dimenticare la situazione critica in cui versano. Perché la voglia di viaggiare e di (ri)scoprire non conosce crisi, nemmeno quando incontra l’esigenza forzata di puntare al risparmio.

Altra tendenza, quella di conciliare turismo, viaggi e rispetto per l’ambiente, come ha confermato lo studio della Fondazione Univerde “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo” presentato proprio alla Bit. Donne e adulti sono i più preoccupati dell’impatto del turismo sull’ambiente, soprattutto in relazione al fenomeno della costruzione selvaggia e della speculazione edilizia. Uomini (70%) e under 54 sono i più informati sul turismo sostenibile (71%), ma sono ancora una volta le donne a ritenere la sostenibilità, in maniera superiore alla media, una vera necessità per il turismo (53%). La sfida ora è sul fronte dei costi: mete e strutture green si scelgono per ora a patto che siano più costose di quelle tradizionali. Le istituzioni presenti alla fiera hanno già presentato i loro programmi.La Sardegna ha allestito uno stand green, dove oltre ad immagini di mari incantevoli spiccavano anche materiali come la lana cotta. Anche Puglia e Liguria hanno presentato i loro itinerari verdi, così come la provincia di Ragusa, tutti progetti articolati e tutt’altro che isolati, segno che evolversi in questa direzione è la strada scelta da molti per rilanciare le proprie attività.

Previsioni per domani? Alcune ragazze sarde ponevano ai presenti una serie di domande sul futuro. Quali zone italiane potrebbero essere penalizzate in termini di flussi turistici quest’anno? Quali turisti stranieri potrebbero snobbare l’Italia? E’ complicato rispondere, probabilmente tutti gli operatori del settore lavoreranno sodo anche quest’anno, sperando che la propria strategia di marketing e i propri investimenti diano buoni frutti. Ma alla fine si resterà a guardare, mentre i primi dati disponibili risultano contraddittori e non permettono di tirare il fiato.

Il 2012, turisticamente parlando, parte in modo contraddittorio con un modesto +0,3% di presenze alberghiere, dopo un Natale e Capodanno che hanno segnato una stagnazione della domanda interna”, ha annunciato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca alla vigilia della Bit, riferendosi al monitoraggio mensile su 1.157 imprese italiane. Calano del 4,1% rispetto a gennaio 2011 le presenze alberghiere degli italiani, mentre gli stranieri fanno registrare un buon +9,2% sul fronte dei pernottamenti.

Questa situazione non del tutto rosea, dovuta alla paura della recessione che investe gli italiani, si è specchiata peraltro nel calo del -2,5% dal punto di vista dei collaboratori: -1,1% di lavoratori a tempo indeterminato e -5,2% di quelli a tempo determinato.

2014-10-24T09:45:21+02:00 Febbraio 20th, 2012|Categories: Eventi|Tags: , , , , |0 Comments