Hotel: utilizzare Internet e i social network è indice di qualità. Ma molti non li hanno ancora scoperti

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Hotel: utilizzare Internet e i social network è indice di qualità. Ma molti non li hanno ancora scoperti

Si chiama Yes! Enjoy Torino Top Hospitality e dal 2003 questo nome è connesso al rilascio di un marchio di qualità che viene attribuito dalla Camera di commercio agli alberghi, ai residence e ai rifugi della provincia di Torino.

Per ottenerlo occorre superare alcuni ostacoli e possedere requisiti indispensabili suddivisi in strutturali, di accoglienza e servizio e ambientali (in tutto sono oltre 600). Questi requisiti vengono poi verificati da mystery clients inviati sul posto. Il marchio vale un anno e deve poi essere riconfermato.

Per gli ambiti strutturali e di accoglienza/servizio i requisiti variano a seconda della categoria dell’hotel caratterizzandosi come obbligatori, facoltativi o plus. Questo significa che un albergo ad una stella dovrà possedere un numero inferiore di requisiti obbligatori, mentre salendo di categoria i requisiti obbligatori aumentano e diminuiscono quelli facoltativi.

Ma ecco come si diventa un Hotel Yes!. Innanzitutto, la Camera di commercio invia la richiesta di partecipazione agli hotel della provincia e ognuno di questi deve poi trasmettere la propria richiesta di adesione. Vengono quindi comunicate le date dei corsi di formazione obbligatori per procedere nella selezione. Le imprese alberghiere effettuano un’autovalutazione e compilano una griglia di valutazione con i requisiti strutturali e una dichiarazione di conformità ai requisiti ambientali, oltre ad un modulo di richiesta di informazioni generali sulla struttura e sui servizi. Tocca poi ai mystery Clients entrare in gioco, ispettori selezionati dalla Camera di commercio e formati dall’Associazione Italiana Cultura Qualità Piemontese.

Ogni azienda alberghiera riceverà un punteggio e, al termine della fase di valutazione, una relazione con i commenti relativi alla verifica condotta, alle aree di forza e di debolezza e alle eventuali richieste di miglioramento negli specifici ambiti individuati (quindi anche nel caso il marchio non venga assegnato).

Se il punteggio globale è superiore a 75/100, il punteggio di pulizia è superiore a 75/100, ed ognuno dei 18 sottoambiti, unitamente al punteggio ambientale, è superiore a 66/100 l’azienda ottiene immediatamente il marchio. Se il punteggio è di almeno 66/100 e non più di 2 sottoambiti sono sotto questa soglia l’impresa alberghiera deve presentare un piano di miglioramento scritto che verrà valutato.

Quest’anno alla fine sono riusciti a conquistare il marchio in 31 e la qualità è trasversale, diffusa tra i 2 stelle come tra i 5. Anzi, l’intento è proprio quello di spronare le strutture ad offrire un servizio sempre migliore.

Ma ecco il tasto dolente. C’è chi si presenta con siti Web elegantissimi e usabili, ma soprattutto chi viene penalizzato proprio a causa della mancanza di servizi come la prenotazione online, o perché li offre ma in maniera non continua e adeguata. Il cliente potenziale è ormai 2.0, va a caccia delle opinioni sugli hotel espresse online dai precedenti ospiti ed è un obbligo per le strutture partecipare alle conversazioni e costruire al meglio il proprio spazio virtuale. Quanti riescono a farlo? Le procedure per la concessione del marchio Yes! hanno svelato che Internet è un vero problema per la categoria, così come il rispetto dei requisiti ambientali fondamentali. E anche in questo caso tra 2 e 5 stelle non c’è differenza, Internet e i social network hanno ancora bisogno di farsi largo nel settore.

 

 

Per saperne di più sul progetto: www.yestorinohotel.it

2017-12-11T12:22:36+01:00 Marzo 26th, 2012|Categories: Marketing e Web, Qualità|Tags: , , , |0 Comments