Booking.com si espande in Italia. Vittoria facile se gli hotel non si aggregano

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Booking.com si espande in Italia. Vittoria facile se gli hotel non si aggregano

Booking.com apre un nuovo ufficio a Catania, l’ottavo dopo Roma, Milano, Venezia, Firenze, Bolzano, Sorrento e Rimini. Entro l’estate sbarcherà poi anche a Genova, Lecce e Peschiera del Garda, che finora erano basi stagionali.

Spiega Andrea D’Amico, country manager per l’Italia, a TTG Italia:Questo è il plus che ci differenzia dai competitor. Potremmo anche gestire tutto in remoto, ma crediamo molto nell’importanza del contatto diretto con gli albergatori (…) E’ un grosso sforzo organizzativo ma sul territorio riusciamo a capire meglio le dinamiche e a supportare gli operatori con incontri, workshop, openday per spiegare loro le dinamiche del booking online, dare consigli e aiutarli anche con nozioni utili di comunicazione e webmarketing”.

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Di questo passo le aziende alberghiere saranno costrette ad operare in regime di break even, vale a dire che i costi saranno pari ai ricavi e quindi non ci sarà più alcun profitto.
I costi delle commissioni che vengono riconosciute all’intermediazione di Booking.com crescono continuamente (oggi tra il 20 ed il 30% del prezzo del venduto), se a questo aggiungiamo un 35/40% di costo del lavoro, un 25% di costo tra Food e Beverage ed i costi dei servizi generali ci rendiamo ben conto che il margine tende a scomparire.

E’ davvero questa la strada che gli alberghi in Italia devono intraprendere? Davvero non ci sono alternative valide per contrastare questa tendenza suicida?
Io ritengo che le alternative esistono e che bisogna avere solo la forza e la capacità imprenditoriale di recuperare il bandolo della matassa per provare a scardinare un sistema dilagante e pericoloso.
Bisogna realizzare progetti di condivisione a livello territoriale che sappiano valorizzare l’offerta e al tempo stesso attirare l’interesse del potenziale cliente.

Oggi prenotare una camera su Booking.com è facile e veloce, trovi tutte le soluzioni possibili e non devi saltare da un sito all’altro dei singoli alberghi.
Ma se io potessi cercare il mio albergo preferito digitando semplicemente il nome della destinazione e potessi accedere ad un sito creato ad hoc per promuovere tutti gli alberghi di quel territorio, con ttte le informazioni necessarie, con l’indicazione precisa dei prezzi, servizi erogati, customer satisfaction e modalità di prenotazione forse non sarei così motivato ad andare sul canale di Booking.com!!!!

Allora è come sempre un problema di capacità di aggregazione da parte delle aziende alberghiere?
Allora forse dobbiamo investire un po’ sulla formazione per lo sviluppo delle competenze manageriali non tanto sui manager del settore ma proprio sulla classe imprenditoriale, i giovani almeno, coloro che stanno ereditando attività significative e che operano spesso in completo isolamento nonostante operino in realtà con una densità di strutture ricettive altissima.

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Claudio Cecchini
Amministratore Unico
Hospitality School

claudio.cecchini@hospitalityschool.it

2017-12-11T12:22:22+01:00 Marzo 4th, 2015|Categories: Marketing e Web|Tags: , , , |2 Comments