Qualità in hotel è: dormire come un re. C’è chi investe sugli sleep team

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Qualità in hotel è: dormire come un re. C’è chi investe sugli sleep team

Le  recensioni non possono che confermarlo: la qualità del sonno è una variabile fondamentale nel giudizio dei clienti sulle strutture alberghiere. Se in un hotel il cliente non ha dormito sonni tranquilli (per i motivi più disparati, anche strutturali) di certo non tornerà. E, per giunta, lo comunicherà a gran voce.

Ecco perché gli albergatori arrivano a mettere in pratica iniziative anche curiose per garantire agli ospiti il massimo del godimento notturno.

DORMIRE, OF COURSE! – Pulizia delle camere, gentilezza del personale, posizione ben servita, determinano il giudizio finale più di altri parametri. Ma perché esistono gli hotel? Quale bisogno devono soddisfare? Soprattutto dormire, of course!

 

Inutile dire che tra gli indicatori di qualità nel giudizio del cliente ricorra la qualità del sonno. Non è altrettanto scontata però l’attenzione che gli albergatori prestano a questa variabile.

 

Non sono rare strutture moderne, dotate di tutti i comfort, con personale impeccabile, situate in pieno centro, che scivolano proprio su questo tasto dolente. Finestre senza zanzariere, camere non insonorizzate, vetri che lasciano penetrare qualsiasi rumore molesto, per non parlare persino di certe governanti che scelgono i corridoi per soffermarsi a chiacchierare ad alta voce o che comunicano da un piano all’altro semplicemente alzando la voce.

 

Quando la situazione è questa, volete che al cliente importi di più il panorama magnifico che scorge dalla finestra?

 

MEGLIO AFFIDARSI AD UNO SLEEP TEAM? – Chi tanto e chi niente. Ci sono albergatori che della massima “dormire come un re” hanno fatto uno slogan. E’ il caso dell’Hotel St.Veit. Nelle camere sono presenti “scrigni del sonno“ con cuscini, cuscini cervicali in lana, farro e noccioli di ciliegia

 

Anche all’Hotel Dolce Vita il plus sono i materiali: il cliente può scegliere tra imbottiture di ortica, crini di cavallo, noccioli di ciliegie, miglio e tantissimi altri ingredienti (almeno per i profani) stravaganti. In tutto, 14 cuscini biologicamente certificati e un cuscino medicale.

 

Ma al The Benjamin Hotel si spingono ancora oltre. Non contenti di possedere uno “sleep coach” si sono affidati ad un intero “sleep team”, coordinato da Rebecca Robbins, una vera esperta sull’argomento. Così prendono vita “sleep programs” ad hoc per ogni cliente, realizzati in base ad età, stile di vita o regime alimentare.

2017-12-11T12:22:24+01:00 Ottobre 14th, 2014|Categories: Qualità|Tags: , , , |0 Comments