E’ stato sicuramente il matrimonio dell’anno, quello tra George Clooney e Amal Alamuddin, che hanno detto Sì in una delle città dell’amore per eccellenza, Venezia, spostandosi da una location da sogno all’altra, in primis l’Aman Canal Grande Venice che ha ospitato gli ospiti nella riservatezza più totale, a cui si aggiunge il Belmond Hotel Cipriani, sede dei party. Ma parliamo di guadagni, non soltanto in termini di incassi bensì in termini di ricaduta d’immagine. Cosa ha significato e significa tutto questo per Venezia e per il turismo in laguna?
I COSTI DELLE NOZZE
– Pare che le nozze siano costate circa 13 milioni di dollari, pagate dai genitori della sposa. Trasporto aereo degli ospiti e noleggio di motoscafi: circa 500 mila dollari. Alloggio degli ospiti all’Aman Canal Grande Venice: 180 mila dollari. Spese di sicurezza (bodyguard e simili): oltre 500 mila dollari. Tequila arrivata dalla California: oltre 30 mila dollari. Menu: circa 750 dollari a ospite (oltre 100 mila dollari in tutto). Lana Del Rey che canta alle nozze e ipod regalato agli ospiti con playlist ad hoc: 3 milioni di dollari. Nozze al Comune di Venezia: circa 800 mila dollari.
Per la cronaca, i Clooney hanno deciso di non utilizzare gli arredi di Palazzo Papadopoli – sede dell’Aman Canal Grande Venice – ma di sostituirli. Sembra incredibile, data la bellezza della struttura e degli stessi arredi. Manie da vip? In effetti, se pensiamo che è stato anche fatto sparire un cantiere nel palazzo antistante, troppo antiestetico, tutto diventa comprensibile, o quasi.
dentro l’Aman Canal Grande Venice
TUTTI VOGLIONO SPOSARSI A VENEZIA – I dettagli sugli incassi degli hotel in casi come questi sono coperti da assoluta segretezza, così come i dettagli sugli ospiti e sull’evento stesso. Ma, come ha confermato il direttore dell’Associazione veneziana albergatori, Claudio Scarpa, quello di Clooney non è l’unico matrimonio vip in programma a Venezia. Se ne contano almeno 5 nell’arco di pochi giorni “con una ricaduta di immagine strepitosa per la città dal punto di vista internazionale”.
Già nel 2011 l’isola di San Clemente era stata scelta per le nozze della figlia del magnate indiano del ferro Pramod Agarwal. “Da allora l’isola era stata molto richiesta, perché matrimoni di un certo livello hanno un effetto di trascinamento da parte di altri cittadini stranieri”, dice Scarpa.
PIU’ CLICK PER TUTTI – Questo effetto traino è dimostrato da dati Trivago. Tra lunedì 22 e lunedì 29 settembre le ricerche con oggetto strutture a Venezia sono salite del 20%, riferite a ottobre e novembre. E, considerando i soli utenti americani, si è registrato un +15% di ricerche rispetto alla settimana prima. Nessuna sorpresa, secondo Jeremy Crider, responsabile delle relazioni esterne Usa per Trivago, che però avverte: “Venezia è una delle destinazioni europee più care, i viaggiatori americani devono ricordare che un hotel costa in media 258 dollari a notte ad ottobre”.
Un’altra conferma arriva da Hotels.com. Tra il 24 e il 28 settembre e giorni a ridosso di quello delle nozze, l’interesse per Venezia è cresciuto del 106% in Uk, del 149% in Germania e del 125% in Olanda. +77% di ricerche in più concentrate su Venezia e, per giunta, su hotel di un certo livello.
Click uguale prenotazioni? No, ovviamente. Ma in termini di marketing territoriale e attrattiva della destinazione turistica è chiaro come un evento mediatico simile sia oro che cola, a patto di non farsi trovare impreparati.
SPOSARSI A VENEZIA – Il business del matrimonio non è secondario per la città. Non a caso una sezione del sito Web del Comune di Venezia è dedicata alla prenotazione online delle proprie nozze tramite la compilazione di un form. E c’è anche un tariffario, come per ogni servizio pubblico che si rispetti. La tariffa on site per cittadini italiani non residenti va da 700 a 1.900 euro. E’ possibile poi aggiungere opzioni come la diffusione in diretta Internet del matrimonio o un interprete.
