Milano in testa alla classifica dei Comuni Italiani turisticamente sostenibili in relazione alla spesa pubblica locale

//Milano in testa alla classifica dei Comuni Italiani turisticamente sostenibili in relazione alla spesa pubblica locale

Milano in testa alla classifica dei Comuni Italiani turisticamente sostenibili in relazione alla spesa pubblica locale

 

Il Comune-Capoluogo turisticamente più sostenibile per il 2012 è Milano. E’ quanto emerso da una ricerca dell’Osservatorio Nazionale Spesa Pubblica e Turismo Sostenibile, promosso dall’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo (EBNT) e dall’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali (IRES) Nazionale, con la partecipazione dell’Unione Province Italiane (UPI) e della Provincia di Rimini.
La classifica identifica i comuni più virtuosi nello sviluppo sostenibile del turismo in relazione con la spesa locale. Nella top 10 sono presenti alcune grandi metropoli, dopo Milano troviamo infatti Firenze, Torino e Napoli, poi Rimini, Avellino, Bergamo, Pescara, Verbania e Como. Bologna è al 14esimo posto, Palermo al 16esimo, Roma al 27esimo.
Il risultato deriva dall’Indice di Turismo Sostenibile, calcolato prendendo in esame parametri tra cui:

1) gli Indicatori di contesto che tematizzano la caratterizzazione occupazionale e demografica locale, la ricettività turistica, l’accessibilità in termini di infrastrutture, il rischio e la qualità ambientale;
2) l’attrattività naturalistica e storico-paesistica;
3) l’aspetto economico con la caratterizzazione delle imprese turistiche locali.

Questi indicatori hanno poi agito da base per un’analisi che ha condotto alla tipizzazione delle “5 Italie del Turismo”:

– i Poli della Competitività Turistica tra cui rientrano le prime quattro città classificate, che presentano alta domanda turistica e una significativa vitalità socio-demografica a fronte di un’economia turistica ad alta intensità territoriale. Questa caratterizzazione va sostenuta però con politiche a sostegno della dimensione ambientale del loro sviluppo, che presenta valori in media più bassi rispetto agli altri gruppi

– le Città Verdi, con densità abitativa a basso rischio industriale e sismico, alta offerta ambientale (presenza di Agenda 21, imprese certificate EMAS, alta qualità paesistica) e spiccata attrattività naturalistica. Le politiche messe in atto potrebbero far leva su questi aspetti qualitativi per lo sviluppo sostenibile e la competitività dell’economia locale

– le Città con Offerta Turistica non Corrisposta, che hanno alte potenzialità nella infrastrutturazione ricettiva e nell’offerta ambientale ma non hanno ancora sviluppato politiche adeguate per la competitività turistica

– i Poli dell’Economia Turistica, vale a dire città come Roma, Cagliari, Genova, Verona, Trieste, città d’arte con caratteristiche socio-economiche e ambientali positive significative ma che stentano a sviluppare dinamiche di un’economia turistica competitiva a livello territoriale

– le Città ad Alta Domanda Turistica, ossia capoluoghi come Venezia, Mantova, Siena, Rimini, la cui significativa competitività turistica va sostenuta con politiche mirate ad attenuare gli impatti del turismo sulle comunità stanziali.

 

 

 

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