Non sono percentuali altissime in assoluto, ma la tendenza è chiara: sono sempre più i lavoratori che ricorrono alle piattaforme di e-learning per aggiornare le proprie competenze. E vale anche nel caso della formazione finanziata.
Secondo dati Isfol ripresi dal Sole24Ore, considerando i fondi paritetici, la crescita della percentuale di e-learning rispetto alla formazione in aula è costante:
Di conseguenza, è destinata a decrescere la percentuale di ore di formazione realizzate tradizionalmente in aula (80,7% nel 2013).
Naturalmente, i motivi di questa propensione all’e-learning vanno dalla sempre più crescente familiarità con la tecnologia alla comodità di beneficiare della formazione senza spostarsi dal proprio luogo di lavoro (e questo soprattutto per quanto riguarda la formazione finanziata – realizzata attraverso i fondi interprofessionali – è un vantaggio notevole).
L’interazione è l’altro elemento menzionato, a cui si aggiunge un migliore ammortizzamento dei costi a medio termine.
Intanto, a livello globale, per il comparto dell’e-learning si parla di un valore di 107 miliardi di dollari nel 2015 (Global industry analysts), il che lo pone come il segmento della formazione con crescita a tasso più elevato anche dal punto di vista dei profitti.