Nella nostra oramai lunga e consolidata esperienza di consulenti per la formazione delle aziende alberghiere abbiamo maturato e condiviso con numerosi clienti la convinzione che i processi formativi, nel nostro settore, debbano innanzitutto coinvolgere le prime linee aziendali le quali, quasi sempre, sono rappresentate dall’imprenditore o da un suo diretto delegato.
L’immaturità del settore dell’ospitalità è un dato inoppugnabile, troppo spesso chi fa azienda alberghiera non ne ha la minima conoscenza e qui di si improvvisa in un ruolo difficile e complesso, che non è quello di aprire le porte ai clienti ed attendere il loro arrivo, ma è sempre più quello di gestire un’azienda complicata, con molte professionalità diverse tra loro e con una variabilità del business quasi sempre determinata da fattori non controllabili.
La formazione trasferita ai dipendenti senza il coinvolgimento dei loro superiori o datori di lavoro, quando questi operano fisicamente in azienda, risulta quasi sempre sterile e, anziché produrre effetti positivi, crea frustrazione nei discenti che, una volta rientrati in azienda, tornano a misurarsi con capi poco attrezzati e ostili al cambiamento. Siamo convinti che il piano di formazione aziendale debba partire dall’analisi dei fabbisogni di chi ha la più alta responsabilità per il risultato economico e possa, in seguito, essere trasferita ai livelli più bassi dell’organizzazione. Noi ci siamo su questo punto e ci crediamo, ci piacerebbe condividerne l’impostazione e provare a togliere alcune “incrostazioni” che impediscono alle aziende di crescere davvero e progredire, aiutando il nostro settore ad acquisire la maturità necessaria per svolgere il ruolo che gli competerebbe in un paese come l’Italia, a forte vocazione turistica.
