Agriturismo: c’è aria di crisi dopo un 2011 in positivo. Ma i clienti apprezzano e il Web darà una mano

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Agriturismo: c’è aria di crisi dopo un 2011 in positivo. Ma i clienti apprezzano e il Web darà una mano

Agriturist (Confagricoltura) ha reso noti recentemente i dati relativi all’andamento del settore nel 2011. Spicca la crescita della domanda che tocca quota +9% rispetto al 2010 e che aveva toccato punte del +16,5% nei primi 8 mesi dell’anno scorso. Il calo nell’ultimo quadrimestre ha abbassato quindi la media e porta ad avanzare previsioni alquanto negative per il 2012.

In ogni caso, il 2011 è stato sicuramente positivo per l’agriturismo, un po’ anche grazie alle compagnie low cost. Dal punto di vista del giro d’affari i numeri sono ancora una volta in positivo per le oltre 20 mila aziende del comparto: +8,8% rispetto al 2010. Sarà però impossibile fare il bis e le stesse aziende si preparano ad un calo di presenze pari al 4%, oltre a quello del volume d’affari del 5%, 9% considerando la singola azienda.

Inutile sottolineare quale sia la causa di queste previsioni negative: è la crisi, che sta costringendo gli italiani a chiudere il portafoglio e a risparmiare piuttosto che concedersi uno sfizio di troppo.

Resta il fatto che quei primi 8 mesi del 2011 siano ancora fonte di soddisfazione: se il turismo in Italia cresceva dell’1,2%, infatti, l’agriturismo arrivava al 16,5% e nei mesi estivi di luglio e agosto si arrivava ad un aumento del 34% rispetto agli stessi mesi del 2010. Anche i turisti stranieri – come ricordavano da Agriturist – hanno sentito il richiamo di queste vacanze a contatto con la natura e la genuinità e sono stati il 41,6% del totale, +36,5% rispetto al 2010. Gli stessi stranieri sono quelli che continuano ad arrivare, spinti appunto anche dalle offerte delle compagnie low cost, anche se, come hanno recentemente spiegato da Agriturist, si sta accorciando la durata dei soggiorni, poco più di 4 giorni in media. A Pasqua molte prenotazioni sono state solo di una notte, a fronte di un costo a persona tra 30 e 40 euro.

In ogni caso, il settore sta riscuotendo molto successo, merito anche delle strategie di promozione. Gli imprenditori agricoli sono sempre più presenti online, hanno un sito Web (+1,6% nei primi 8 mesi del 2011 rispetto agli stessi del 2010), gestiscono online le proprie prenotazioni o ricorrono all’intermediazione di agenzie, anch’esse online.

Infine , qualche dato. E’ sempre più popolare la degustazione di prodotti tipici (+12,8% nel 2011 rispetto al 2010), ma lo sono anche le attività culturali (+7,9%), l’equitazione (+5,8%), le escursioni naturalistiche e ambientali (+26%), la bici (+21,2%), corsi di varia natura connessi alla location, come quelli di cucina (+102%).

Cresce di fatto anche il numero di agriturismi. E’ in Toscana che si conta il maggior numero di aziende del settore, oltre 4 mila, ma in termini percentuali la crescita maggiore è stata nel 2010 in Puglia (+26,6%), Calabria (+21,6%), Lazio (18,2%), Umbria (13), Emilia Romagna (12,5%). Ma soprattutto la scelta di vacanze green e a contatto con la natura sta diventando un trend sempre più distintivo che caratterizza i comportamenti dei nuovi viaggiatori. Insomma, una via d’uscita pare comunque esserci.

2017-12-11T12:22:36+01:00 Aprile 20th, 2012|Categories: Marketing e Web|Tags: , , , |0 Comments