Crisi e turismo: ora tocca ai giovani. Cresce l’importanza della formazione specialistica

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Crisi e turismo: ora tocca ai giovani. Cresce l’importanza della formazione specialistica

Largo ai giovani. E’ il messaggio emerso forte e chiaro anche alla chiusura di FareTurismo a Roma, la manifestazione che ha chiamato al rapporto oltre 300 giovani oltre alle associazioni di categoria, durante la quale si sono alternati workshop, seminari, incontri con manager delle più importanti imprese turistiche, momenti di formazione (ne abbiamo parlato in un altro post).

Naturalmente, si è parlato di crisi. Il problema in Italia non è tanto la qualità o il numero di strutture ricettive, entrambe in crescita, quanto la domanda, che invece non tende a salire. Ma i dati emersi da FareTurismo parlano anche di strutture troppo antiche. Infatti su 34 mila alberghi presenti sul nostro territorio, la fetta di strutture nuove è solo un misero 10%: il 20% degli hotel ha oltre 100 anni e l’80% oltre 30. Tuttavia, sono aumentate le strutture a 4 e 5 stelle: nel 1990 erano 1500, nel 2010 sono diventati5445, a fronte di un calo di quelle a 1 e 2 stelle, che da 25 mila sono ora 10.600.

Insomma, non c’è nulla da dire sul fronte della qualità, ma basta questo ad attirare i clienti? Evidentemente no, visto che gli stessi dati raccontano di un calo del 5,2% del tasso di occupazione, che va a sommarsi ad un aumento generale dei costi e ad una diminuzione dell’utile di gestione, oltre al prevedibile abbassamento dei prezzi dovuto alla congiuntura economica.

Per uscire dalla crisi a testa alta o almeno limitare i danni, una delle strade più battute dagli imprenditori del turismo è quella di migrare sul Web e di offrire un servizio che vada oltre la prenotazione telefonica. Lo conferma un recente studio di Unioncamere, che svela che l’80% delle imprese del turismo è ormai sul Web e il 48% offre ai potenziali clienti la possibilità del booking online

L’industria della vacanza nel suo complesso tiene (-0,2% il bilancio annuale delle camere vendute) e gli operatori più innovativi, cioè quelli che consentono anche il booking online (47,9%) ottengono costantemente una media di occupazione delle proprie strutture superiore di 10 punti percentuali rispetto alla media. D’altro canto, sembra questa la strada da continuare a percorrere visto che 4 turisti su 10 ormai utilizzano solo le nuove tecnologie per organizzare i propri viaggi”, recita la nota di Unioncamere che riporta i dati 2011 relativi al settore.

Ma al Web, per contrastare la crisi, occorre aggiungere una variabile: i giovani. Il quadro emerso a FareTurismo è chiarissimo e sottolinea come la qualità delle nostre strutture passi proprio dalla presenza di risorse umane competenti, ragione per cui diventa fondamentale la formazione specialistica.

E, come dimostrano le parole di alcuni degli esponenti principali del mondo del turismo, il messaggio è già stato recepito. “È necessario creare valore aggiunto alla competitività delle strutture – ha infatti dichiarato il direttore di FareTurismo Ugo Picarellianche e soprattutto attraverso la qualità delle risorse umane e la capacità di accoglienza, per rendere appetibili e indimenticabili le vacanze di chi vorrà visitare il nostro Paese”.

Gli ha fatto eco il presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio: “E’ necessario dare spazio all’imprenditorialità giovanile nel turismo dando sostegno e accompagnamento ad un settore che ha bisogno di innovazione di approccio e competenza. Le imprese e le istituzioni devono dare un contributo determinante alla formazione professionale. Per creare una diffusa competenza e cultura dell’accoglienza nelle nuove generazioni che si affacciano al mondo del lavoro, è importante rivolgere attenzione al ruolo dei licei professionali, in particolare quelli del turismo che devono essere rafforzati“.

2017-12-11T12:22:36+01:00 Aprile 27th, 2012|Categories: Formazione, Offerte di lavoro|Tags: , , , , |0 Comments