Lavoro e turismo: salari in aumento nel 2012 e più posti di lavoro per i giovani

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Lavoro e turismo: salari in aumento nel 2012 e più posti di lavoro per i giovani

I risultati di un’analisi condotta da Federalberghi su oltre mille imprese italiane facenti capo al settore ricettivo hanno mostrato recentemente che i risultati del 2011 sono stati più che soddisfacenti. Questo scenario, unito a due accordi tra la federazione e le organizzazioni sindacali sulla detassazione dei salari per il 2012 ed il regime transitorio dell’apprendistato nel settore turismo dovrebbero portare per giunta a salari più alti per gli occupati nel settore e a più posti di lavoro per i giovani.

“Il comparto alberghiero italiano chiude il 2011 con risultati completamente in controtendenza rispetto all’andamento mondiale dell’economia”, ha commentato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, di fronte ai risultati della periodica analisi della federazione.

E in effetti stiamo parlando di un incoraggiante +2,3% di presenze turistiche nelle strutture italiane, delle quali il +0,3% è composto da nostri connazionali e il +5,3% da stranieri. Le nostre imprese ricettive sono competitive e, nell’affermare ciò, Federalberghi si appoggia anche ad un altro dato, quello dell’Istat, che svela come nonostante l’inflazione nel 2011 sia arrivata al 2,8% gli alberghi abbiano aumentato le tariffe solo dell’1,8%.

Anche dal punto di vista dell’occupazione i dati sono positivi. Il saldo tra lavoratori a tempo indeterminato e determinato è leggermente negativo per uno 0,3%. “Nel decennio 2000/2010 l’occupazione nel turismo è cresciuta, come sostenuto dalla Banca d’Italia,  del 28,9% a fronte di un calo del 7,8% degli addetti nell’industria – fa notare Bocca – Il 2011 quindi ha rappresentato un ulteriore ed autentico punto di svolta che, purtroppo, ha trovato nell’evolversi della crisi internazionale altri elementi di avversione”.

Le norme in vigore in Italia non giocano sempre a favore del settore, Bocca a questo proposito ricorda la recente manovra del governo Monti, “che produrrà tra IMU ed aumento dell’IVA un aggravio fiscale quantificabile per il solo 2012 in quasi 600 milioni di euro”, senza contare le concessioni demaniali e la questione dell’imposta di soggiorno non identica e presente ovunque che andrà a creare “forme di disparità tariffaria e di concorrenza sleale tra località limitrofe ed a medesima offerta turistica”.

Nonostante il quadro normativo non proprio favorevole e i timori per l’andamento dei mercati e della crisi economica in corso, le previsioni per il settore restano abbastanza ottimistiche. Federalberghi e le altre organizzazioni imprenditoriali del turismo hanno raggiunto alcuni accordi con le organizzazioni sindacali che lasciano ben sperare gli occupati e gli aspiranti tali nel comparto. La prima intesa riguarda la detassazione e si tradurrà in buste paga più pesanti nel 2012 per i circa 1 milione di dipendenti. La seconda riguarda l’apprendistato e “regolerà la transizione verso la nuova disciplina dell’istituto, garantendo più opportunità di lavoro ai giovani e più crescita professionale”, assicura Federalberghi in un comunicato.

C’è spazio, insomma, per chi decide di specializzarsi nelle professioni del turismo. Nonostante la crisi, nonostante i dati sul fronte della disoccupazione siano preoccupanti, investire nella propria formazione e puntare ad un lavoro nel mondo del turismo e delle sue aziende pare sia ancora la scelta vincente.

2014-10-24T09:35:23+02:00 Febbraio 7th, 2012|Categories: Offerte di lavoro|Tags: , , , |0 Comments