La generazione dei cosiddetti “millennials” è quella che rappresenta il target di viaggiatori da soddisfare già da oggi. Ma si tratta di clienti diversi da quelli del passato, clienti che sono abituati a concepire la tecnologia come una sorta di prolungamento del proprio corpo, che si aspettano di trovare anche in hotel ambienti in cui regnano il digitale e i dispositivi più moderni. Addio carta, addio scrivanie, addio persino agli armadi. Le camere devono essere tassativamente di ultima generazione per soddisfare questi ospiti. Ecco 10 regole per concepire gli spazi degli alberghi del futuro, così come elencati in un interessante previsione di Hotel News Now.
- 1 – Gli ospiti saranno in grado di controllare illuminazione e luce direttamente da tablet.
- 2 – Gli ospiti potranno connettersi via Bluetooth allo specchio del bagno per scaricare contenuti in streaming; gli specchi avranno anche speaker integrati per consentire l’ascolto di contenuti audio.
- 3 – Addio scrivanie: l’ospite millennial è abituato a lavorare direttamente seduto sul letto.
- 4 – Ci saranno solo docce, niente vasche da bagno.
- 5 – Le camere avranno solo superfici dure come pavimento perché percepite come più pulite rispetto alla moquette.
- 6 – Non ci sarà più l’armadio tradizionale in camera. Per i millennials non è necessario occultare o riporre gli oggetti in modo che non siano visibili.
- 7 – Le stanze saranno il regno del digitale. Ad esempio, i moderni televisori saranno utilizzati per dare un tocco di arte alla stanza, funzionando da “quadri”, con la possibilità quindi di cambiare soggetto frequentemente.
- 8 – Non serviranno più né tavoli né sedie in quanto non sarà più effettuato il servizio in camera, poco richiesto dai millennials.
- 9 – Gli albergatori saranno più attenti alla forma fisica e mentale dell’ospite inserendo postazioni fitness in camera che potrebbero includere tappetino yoga, palla e pesi.
- 10 – Aggiungiamo un decimo punto rispetto a quanto previsto da HNN. Lo staff degli hotel dovrà essere formato per fronteggiare questo cambiamento. I millennials sono tra noi, sappiamo riconoscerli e adeguare l’offerta alle loro esigenze?
