Bit 2012: comunicazione e passi falsi. Il futuro è social ma qualcuno inciampa

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Bit 2012: comunicazione e passi falsi. Il futuro è social ma qualcuno inciampa

Sono stati in molti a bollare come “sobria” la 32esima edizione della Bit appena conclusa. A dire il vero, non è stato complicato notare un certo minimalismo negli allestimenti di alcuni stand presenti nei padiglioni della fiera di Rho. Molte le brochure, molte le immagini di luoghi da favola, molti i prodotti tipici messi in mostra o offerti in degustazione ai visitatori. Pochi, tutto sommato, i gadget e ancora meno quelli che si lasciano ricordare per l’originalità. Anche questo è, probabilmente, un segnale chiaro della crisi: bando al superfluo, si ritorna alla sobrietà.

Alla vigilia si è detto più volte che sarebbe stata una Bit all’insegna della tecnologia e del 2.0. I canali ufficiali della fiera hanno parlato per 4 giorni degli appuntamenti (convegni, workshop e simili) e hanno fornito spunti agli interessati, ma nel complesso non emerge una partecipazione da record. Probabilmente, sono stati parecchi a passare dai profili Facebook e LinkedIn aperti per l’occasione (su Facebook la Bit ha raccolto a sé oltre 4000 followers), ma condivisioni e retweet non sembrano essere stati l’attrattiva maggiore per gli operatori del settore e per i visitatori della fiera. Se ne parla, insomma, ma senza eccedere e meglio se per promuoversi.

 

Dal punto di vista della comunicazione tradizionale, colpiscono invece gli stereotipi. Anche in questo caso, uno dei fattori determinanti delle scelte è stato sicuramente la crisi, che ha imposto di comunicare l’essenziale, senza azioni troppo baroccheggianti. Spiccano, tra l’altro, le scelte di alcune Regioni che puntano sui testimonial, seguendo una linea leggermente retrò.

E’ il caso della “Puglia, terra di racconti”, che si presenta alla Bit con due volti noti come Giorgio Forattini e Roberto Vecchioni. Più ufficiale invece il ruolo di Dustin Hoffman, scelto qualche mese fa per la campagna istituzionale 2011/12 della Regione Marche. “Marche , le scoprirai all’infinito” è lo slogan per promuovere il territorio anche all’estero e la campagna comprende lo spot e alcuni scatti all’attore realizzati da Bryan Adams, noto all’estero non soltanto come rocker ma anche come affermato fotografo. Hoffman nello spot tenta di imparare “L’infinito” di Giacomo Leopardi con qualche difficoltà, mentre scorrono le immagini del territorio fino al lieto fine e all’applauso sul palcoscenico della recita finale, una performance che nei mesi scorsi ha suscitato il disappunto persino di Mina, che non ha gradito il trattamento riservato dall’italiano decisamente imperfetto di Hoffman ad una delle poesie più celebri di sempre.

Resta da chiedersi, in effetti, se l’Italia non avesse attori altrettanto brillanti e se l’applauso finale dello spot non dovesse essere indirizzato più inequivocabilmente alle Marche. La polemica non ha comunque sfiorato la Bit e non ha certo impedito alla Regione di esibire le gigantografie di Dustin Hoffman lungo il proprio stand (foto 1).

E, a questo punto, impossibile non ricordare la scelta di altri attori (una scelta davvero di buon gusto) come protagonisti delle stelle disegnate sul tappeto dello stand della Regione Toscana, un vero e proprio set allestito per ricordare i tanti film che hanno come scenario proprio il territorio locale (foto2).

Ma a trionfare alla Bit 2012 sono state le tendenze social. Non parliamo soltanto della banale presenza degli operatori del settore sui social network ma del cambiamento che ha investito la fruizione. Le mete si scelgono online, i viaggi si pianificano online, le vacanze si raccontano online e i giudizi su strutture e trattamento ricevuto si postano online. Non c’è scampo da questo meccanismo. Vanno per la maggiore – e la Bit non poteva che confermarlo – i siti di recensioni e i travel blog. Si è parlato molto della solita preoccupazione legata alla veridicità delle recensioni e si è aggiunta quella che tira in ballo i blogger: quanti scrivono davvero per passione e quanti hanno un ritorno economico? In ogni caso, le catene alberghiere debbano confrontarsi con questi nuovi ed infiniti pareri e che le loro performance debbano sempre rivelarsi al top, in presenza di qualsiasi tipologia di cliente. Dai vari dibattiti è emersa anche l’importanza della figura dell’esperto di social media, da coinvolgere tassativamente anche nel caso di realtà pubbliche, che hanno bisogno di presentarsi al meglio sul Web e di “fare rete”, parole pronunciate spessissimo nella 4 giorni di Rho.

Ma già si parla di evoluzione e allora, accanto a Facebook e Twitter, ora la sfida è utilizzare in maniera efficace tutte le applicazioni geolocalizzate, a partire da Foursquare, che permettono di trarre vantaggio dai cosiddetti check in degli utenti, azioni che “non hanno opinione” e che quindi non mettono a rischio l’azienda – a differenza di una recensione – di un ritorno d’immagine negativo. L’evoluzione colpisce anche il modo di vendere e proporsi: non stupisce la presenza alla Bit di Groupon e Let’s Bonus, entrambi siti Web ormai celebri dove accaparrarsi pacchetti turistici (ma non solo) a prezzi scontatissimi. E, allo stesso modo, non stupisce la volontà di raggiungere il turista – anche potenziale – sui dispositivi mobile che porta con sé, un obiettivo che porta alla creazione di applicazioni ad hoc. I pionieri sono stati le grandi aziende, ma alla Bit anche una realtà locale come il parco regionale di Campo dei Fiori (Varese) ha presentato la sua applicazione per escursionisti e visitatori. Qualche click  permetterà loro di consultare mappe, rintracciare informazioni e persino lanciare sos in caso di emergenza.

Impossibile riportare qui tutti gli esperimenti in chiave 2.0 delle realtà presenti alla Bit (anche perché, nel complesso, molto tradizionalisti), ma possiamo chiudere con una novità presentata alla fiera. C’è infatti in circolazione un nuovo social network dedicato al settore e ai suoi protagonisti. Si chiama TravelID (foto 3), non ci resta che provarlo.

2017-12-11T12:22:36+01:00 Febbraio 22nd, 2012|Categories: Marketing e Web|Tags: , , |0 Comments