Forse per la compagnia aerea low cost non ci saranno ripercussioni dovute a questa vicenda, ma soltanto perché il servizio che offre resta per noi comuni mortali ancora troppo a buon prezzo per essere ignorato. Ma alcune procedure non ci vanno certo giù e una è proprio quella relativa alla carta d’imbarco, che va tassativamente stampata e presentata al momento del check-in.
Saranno stati in molti ad aver dimenticato questo dettaglio, ma la storia di Suzy McLeod ha tuonato su Facebook. E allora è una storia diversa. Lei comunque la carta d’imbarco l’aveva eccome, ma in pdf, salvata sul suo smartphone.
In un mondo in cui continuiamo a lamentarci di quanto la tecnologia offra opportunità che il turismo e i suoi protagonisti non sfruttano ecco l’ennesima dimostrazione: non basta un pdf, occorre ancora stampare, sprecare carta e presentarsi con un foglio in mano per prendere un aereo il cui biglietto – sia chiaro – è stato già regolarmente pagato, magari mesi prima.
Ma la multa da pagare alla signora McLeod non è proprio andata giù e l’ha scritto senza pensarci troppo su Facebook, scegliendo la strategia più opportuna: rivolgersi direttamente a Ryanair, sulla pagina ufficiale della compagnia aerea.
“When Flying from Alicante to Bristol yesterday, I had previously checked-in online but because I hadn’t printed out the Boarding Passes, Ryanair charged me €60 per person!!! Meaning I had to pay €300 for them to print out a piece of paper! ‘Like’ if you think that’s unfair… 🙁 ”, ha scritto Suzy, che si è portata a casa oltre 354 mila like in 5 giorni, roba da fare invidia a qualsiasi azienda.
Nelle mani di Ryanair solo una gran figuraccia, soprattutto perché ad un certo punto la protesta della signora in questione è sparita dalla pagina… Poco importa se le condizioni generali specificate anche online parlano chiarissimo.
